venerdì 29 settembre 2023

Domenica 1* ottobre presentazione del libro di Enrico Camanni "Se non dovessi tornare"

 



Alla Sagra della Castagna 2023 non potevano mancare le lettrici e i lettori di MONTAGNE NARRANTI.
Domenica 1° ottobre alle ore 16 al GalaPalace l'appuntamento è con Enrico Camanni, che presenterà il suo ultimo romanzo:
"SE NON DOVESSI TORNARE. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile", Arnoldo Mondadori Editore; modera l'incontro il giornalista Gabriele Gallo.
Gli Spigolatori - Associazione Culturale
Libreria Confabula Mondovì

Frabosa Sottana, la castanicoltura torna al centro del dibattito alla 35ma edizione della Sagra della Castagna

 



Ospiti provenienti da tutta Italia, ma anche politici, ricercatori, agricoltori e tecnici: la castagna diventa nuovamente “pane” della terra

Mancano ormai pochi giorni alla trentacinquesima edizione della Sagra della Castagna di Frabosa Sottana, che quest’anno si presenta al pubblico in una veste inedita e rinnovata.

Domenica 1° ottobre, infatti, dopo il taglio del nastro alle 9.00 presso la Confraternita, in cui è allestita la mostra varietale castanicola di oltre venti ecotipi locali, e la sfilata lungo le vie dal paese, si terrà presso il GalaPalace in piazza Sacco il convegno “Un decalogo per rilanciare la castanicoltura”, momento di approfondimento e confronto su una delle colture caratterizzanti il nostro territorio. L’incontro sarà suddiviso in due momenti: un convegno frontale sulla storia, la coltivazione e la lavorazione della castagna e, a seguire, una tavola rotonda con amministratori e rappresentanti delle categorie di portatori di interessi sul “decalogo” per le buone prassi della castanicoltura.

Nel pomeriggio, inoltre, si terranno i laboratori per bambini e famiglie organizzati dalla condotta Slow Food Monregalese, Cebano, Alta Valle Tanaro e Pesio con il CFP Cebano-Monregalese (iscrizione obbligatoria al numero 0174244481) e, alle 16.00, sempre presso il GalaPalace, lo scrittore e guida alpina Enrico Camanni incontrerà i lettori per un’intervista-dibattito sul suo ultimo libro “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile”. Tanti gli ospiti di questa trentacinquesima edizione, ricca e speciale, che porterà a Frabosa Sottana uno sguardo peculiare e approfondito su uno degli alimenti base della dieta delle nostre vallate, e ad aggiungere storie locali a questa grande storia che unisce il cuneese alle altre vallate d’Italia ci penseranno i colori, i profumi e i sapori delle Confraternite.

Tra queste ultime farà gli onori di casa la Sorellanza delle Castagnere. Saranno presenti, dal territorio monregalese, il Gran Maestro Ezio Domenico Basso, insieme a una rappresentanza dei Cavalieri della Confraternita della Raschera e del Bruss di Frabosa Soprana, alcuni membri della Confraternita della Trippa e della Rustia di Villanova Mondovì, nonché il gruppo degli Artusin, associazione culturale di Roccaforte Mondovì. Dalla Toscana sarà ospite una rappresentanza dell’Accademia degli Infarinati e dalla Francia la Confrérie des Castanaîres de Collobrières et du Pays des Maures.

Al momento di sfilata inaugurale e come espositori ci saranno anche alcuni Figuranti degli Antichi Mestieri del Presepe Vivente di Pianvignale (filatura lana, cordai, intaglio bastoni di legno) e l’associazione culturale “L’arte degli Antichi Mestieri” di Salmour (cestai, manifattura scope e scultura del legno).

Alla prima parte del convegno sulla castanicoltura interverranno Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario di Mondovì, il quale farà una breve introduzione storica alla castanicoltura, Ettore Bozzolo della comunità dei Custodi dei castagneti delle Alpi Liguri, Leonardo Sabbatini, a nome della toscana Accademia degli Infarinati, la dottoressa Gabriella Mellano, ricercatrice dell’Università degli Studi di Torino nonché rappresentante del Centro Regionale di Castanicoltura, Renato Suria per Coldiretti - Campagna Amica e il sindaco di Chiusa di Pesio, Claudio Baudino, vicepresidente “Città del Castagno”. Andrea Blangetti porterà inoltre i saluti della condotta Slow Food locale. Alla tavola rotonda, oltre agli ospiti sopra indicati, prenderà parte il presidente del GAL Mongioie, l’avvocato Mario Bovetti, verrà predisposto un collegamento video con l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, e saranno presenti il direttore del Servizio Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Paolo Balocco e il consigliere regionale Paolo Bongioanni.

Non di sole parole, però, vive l’uomo, anzi non c’è miglior modo di celebrare la castagna se non mangiandola. Per tutta la durata della giornata di domenica ci saranno il mercato e le caldarroste, sarà inoltre possibile pranzare degustando le De.Co. (Denominazioni Comunali), e non solo: ravioli frabosani e gnocchetti, entrambi di castagne, tradizionale torta di susine Ramassin e i necci toscani 100% farina di Castagne. Con i Sapori di Montagna, tutti gli avventori della Sagra potranno degustare cibo genuino, tradizionale e di qualità.

La castanicoltura torna al centro del dibattito e dell’attenzione, proprio come, non troppi decenni fa, la castagna era il centro delle tavole dei nostri nonni. Un “pane” povero che, proprio come il pane ci insegna, raduna intorno a sé persone che vogliono condividere e conoscere, mettendo in comune ciò che la terra ci dona.

35ma Sagra della Castagna di Frabosa Sottana il programma

 




Tempo di autunno, tempo di castagne. L’alimento base della dieta povera dei contadini e dei montanari, nonché uno dei prodotti simbolo delle vallate cuneesi, torna, come ogni ottobre, prepotentemente sulla scena, e proprio di questo si parlerà a Frabosa Sottana nel weekend del 30 settembre e primo ottobre in occasione della 35ª Sagra della Castagna.

Vera ricchezza del territorio monregalese, Frabosa Sottana, fino all’anno scorso, dedicava alla castagna un galà degno di un re, anzi di una regina, alla cui corte si radunavano sportivi, giornalisti e noti esponenti del mondo dello spettacolo.

L’edizione 2023 della Sagra della Castagna sarà invece intima e incentrata esclusivamente sul rapporto tra il frutto boschivo e il territorio circostante.

Si inizia sabato 30 alle ore 21.00 presso il GalaPalace, in piazza Sacco 1, dove la compagnia Corrado Leone and Friends presenterà lo spettacolo “Perché Sanremo... era Sanremo”.

Dopo questa divertente serata introduttiva, domenica 1° ottobre la manifestazione entrerà nel vivo.

Alle ore 9.00 presso la Confraternita, accanto alla chiesa parrocchiale di San Giorgio, si inaugurerà la “Mostra Varietale Castanicola: ecotipi locali”, a cura della Comunità Slow Food “Custodi dei Castagneti delle Alpi Liguri”, inaugurazione a cui seguirà una sfilata nelle vie del paese a cui prenderanno parte sia gli ospiti degli eventi della giornata, sia alcuni figuranti in costume tradizionale. Alle 9.30 la castagna sarà oggetto di un convegno, anche questo allestito presso il GalaPalace, dal titolo “Un decalogo per rilanciare la castanicoltura”. I relatori si confronteranno sul passato e sul futuro di questo importante comparto dell’agroalimentare e stileranno il decalogo delle buone prassi per tutelare e, appunto, rilanciare della coltivazione della castagna. La giornata proseguirà nel pomeriggio con due appuntamenti: alle ore 15.00 i laboratori per bambini presso la biblioteca del Comune curati dal CFP cebano-monregalese e dalla condotta Slow Food Monregalese, Cebano, alte Valli Tanaro e Pesio; alle ore 16.00, nella cornice del GalaPalace, lo scrittore Enrico Camanni, all’interno di “Montagne narranti” incontrerà il pubblico e dialogherà sulla sua esperienza di guida alpina e autore votato alle “terre alte”.

Per tutto il giorno saranno allestiti il mercato e gli stand con le caldarroste e, in piazza Sacco, presso i “Sapori di montagna”, sarà possibile degustare i prodotti tipici delle vallate monregalesi, comprese le “De.Co.” (denominazioni comunali) frabosane, e degli amici toscani dell’Accademia degli Infarinati.

Le giornate si accorciano, le foglie cadono e i colori, i profumi e i sapori dell’autunno iniziano a colmare l’aria: è tempo di radunarsi intorno al fuoco per raccontare le storie dei “nostri vecchi” sbucciando caldarroste, un legame di gusto tra il passato e il futuro di questa terra.