mercoledì 25 settembre 2019

Conferenza Stampa con i Campioni del 31° Galà della Castagna d'Oro domenica 6 ottobre 2019



Domenica 6 ottobre 2019 alle ore 11 avrà luogo la Conferenza Stampa con i Campioni del 31° Galà della Castagna d’Oro di Frabosa Sottana (Cn) presso la sala stampa allestita accanto al Gala Palace. (Via IV novembre 12 – Frabosa Sottana).

Interverranno: Dominik Paris, Alessandro Campagna, Benedetta Pilato, Marta Busso.

E’ richiesto accredito obbligatorio anticipato entro giovedì 3 ottobre all’Infopoint 

Mondolè (tel 0174.244481 int.1 mail: infopointmondole@gmail.com )


Sabato sera 5 ottobre al Gala Palace l'esilarante carrellata dei personaggi di Claudio Lauretta. Ingresso gratuito.



Sabato 5 ottobre dopo l'intervista di Marino Bartoletti all'ex ct della nazionale e del Milan Arrigo Sacchi, in programma alle ore 21 al Gala Palace con ingresso libero, ci sarà lo spettacolo con Claudio Lauretta.

Claudio Lauretta (Novi Ligure, 20 luglio 1970) è un imitatore e comico italiano.
Inizia la carriera da ragazzo come attore teatrale negli anni ottanta, entrando a far parte di alcune compagnie della provincia di Alessandria. Lavora quindi come dj per alcune radio alessandrine e come imitatore nel programma di Telecity Dalle 11.30 in poi con un pizzico di... Nel 1992 fa la sua prima apparizione nazionale partecipando come ospite al programma di Rai 1 Piacere Raiuno. Partecipa al Festival Nazionale del Cabaret nel 1995, ricevendo il Premio del Pubblico. Successivamente viene chiamato dal regista Antonio Ricci per partecipare alla trasmissione Striscia la notizia; ha partecipato inoltre a due edizioni del Festival di Sanremo e alle trasmissioni Una volta al mese, Con le unghie e con i denti, Maurizio Costanzo Show, Tira & molla La notte dei misteri, La sai l'ultima?, Fac Simile e molte altre. Durante la stagione 2004/05 partecipa al programma Markette - Tutto fa brodo in TV di Piero Chiambretti in onda su LA7: fra i personaggi imitati vi sono numerosi politici, cantanti e persone dello spettacolo. Rinnova continuamente il suo repertorio adattandolo e trasformandolo all'attualità. I testi sono scritti da lui stesso e anche in collaborazione con l'autore Marcello Reale. Nel 2007 appare, in un ruolo secondario, nel film Nero bifamiliare, esordio alla regia di Federico Zampaglione. Dal 2003 interpreta alcuni suoi personaggi all'interno dei programmi Caffelatte News e Beauty Farm su Radio Monte Carlo. Nel 2009 entra nel cast fisso della trasmissione Ciao Belli in onda tutti i giorni dalle ore 13 alle 14 condotto da Digei Angelo e Roberto Ferrari, in onda su Radio Deejay. Nel 2015 ha prestato la voce per la telecronaca di Paolo Rosi presente in Pietro Mennea - La freccia del Sud, in quanto l'audio originale era di qualità insufficiente per poter essere utilizzatoPartecipa alle audizioni della sesta edizione di Italia's Got Talent, comparendo nella sesta puntata, dove si esibisce in diverse imitazioni.Nel 2016 entra nel cast fisso della trasmissione Colorado su Italia 1, condotta da Luca e Paolo; tra i personaggi imitati figurano Vittorio Sgarbi, l'allora premier Matteo Renzi e il Presidente USA Donald Trump interpretato con la voce di Renato Pozzetto. Nel 2017 doppia i personaggi di Bettino Craxi, Umberto Bossi e Giovanni Minoli nella fiction Sky 1993.
 

martedì 24 settembre 2019

Cena di Gala a 4 mani di venerdi 4 ottobre, ultima settimana per le prenotazioni

Il Galà della Castagna si inaugura venerdì 4 ottobre alle ore 20,00 al Gala Palace con una raffinata Cena di Gala a "quattro mani" curata dallo Chef Alessandro Mecca (Ristorante Spazio 7 di Torino, 1 stella Michelin) e dallo Chef Antonio Ietto (Ristorante Ezzelino - Miramonti di Frabosa Soprana) con la collaborazione del Resident Chef Andrea Bertolino.
Alessandro Mecca, torinese di 35 anni con una notevole e fulgida carriera presso chef di fama nazionale ed internazionale, dal 2015 trova il suo regno nel Ristorante Spazio 7 e si aggiudica 1 stella Michelin, a Frabosa Sottana porta il suo talento innovativo. Antonio Ietto, affermato chef e allievo del grande Ezio Santin, presenta le sue ricette legate ai sapori della tradizione piemontese.
Dunque quattro sapienti mani che, lavorando in perfetta sintonia, propongono per la Cena di Gala un menù con piatti originali e contemporaneamente rispettosi delle tradizioni gastronomiche del territorio.
Servizio in sala a cura degli allievi dell'Istituto Alberghiero "G. Giolitti" di Mondovì sotto la regia del Prof. Claudio Orsi. Le prenotazioni si chiudono inderogabilmente il giorno 1 ottobre 2019 presso l'Infopoint Mondolè 0174.244481 interno 1 - via IV Novembre 12 (piano terra edificio Comunale).








MENU’




Gli apetizer, serviti con Franciacorta Brut DOCG CONTADI CASTALDI

 
  • Macaron salato “Pane, Burro e Acciuga”
  • Finto Pomodoro
  • Panna cotta al Foie Gras e gelatina al Sautemes
  • Cioccolatino


Gli antipasti, serviti con Langhe DOC Chardonnay MARCO CAPRA AZ. AGRICOLA

  • Tradizionale battuta al coltello con fondo bruno di verdure e “Crispy Tajarin”
  • L’uovo perfetto con Fonduta e Nocciole


Le portate, servite con Barbera d’Asti Superiore DOCG “Cinquantadue” MARCO CAPRA AZ. AGRICOLA

 
  • Lasagnetta di pasta fresca con Gamberi, Patate e salsa al Marsala stravecchio
  • Fassona fondente con purea di Patate ratte montate al burro e Spinacino


i dolci, serviti con Moscato Passito MARCO CAPRA AZ. AGRICOLA



  • Pre dessert “SPAZIO 7”
  • La Castagna d’Oro


 





domenica 22 settembre 2019

31° Galà della Castagna d'Oro: appetitosi ed interessanti appuntamenti da non perdere nei tre giorni della kermesse frabosana!



 


        

         Si arricchisce e si delinea in maniera netta il programma della Trentunesima Edizione del Galà della Castagna d’oro, che si terrà a Frabosa Sottana dal 4 al 6 ottobre 2019.

 

L’evento, organizzato dall’Associazione Turistica Mondolè sotto la consueta ed esperta regia di Paolo Bruno e con il Patrocinio del Comune di Frabosa Sottana, per il 31^ compleanno offre al suo pubblico un ricco e poliedrico programma.

 

Lo “scrigno” di prestigiosi ospiti che riceveranno l’ambito Premio Castagna d’Oro è ormai definito, saranno infatti a Frabosa Sottana: l’intramontabile C.T. Arrigo Sacchi, il giornalista sportivo Marino Bartoletti, il grande allenatore Sandro Campagna, il campione dello sci Dominik Paris, la stella del nuoto Benedetta Pilato e la dottoressa Marta Busso.

 

Classe 1946, Arrigo Sacchi è stato Commissario tecnico della Nazionale Italiana vicecampione del mondo al Mondiale 1994, è considerato uno dei migliori allenatori della storia del calcio. I suoi metodi di allenamento e le sue idee e convinzioni sono stati spesso oggetto di discussione.

            Classe 1963, Sandro Campagna, ex pallanuotista, è l’allenatore della Nazionale di pallanuoto italiana che il 27 luglio 2019 ha guidato il Settebello sul tetto del mondo vincendo la medaglia d’oro ai mondiali in Corea del Sud.

            Classe 1989, Dominik Paris, sciatore alpino con 16 vittorie all'attivo, è il terzo sciatore italiano più vincente di sempre dietro Alberto Tomba e Gustavo Thoni. Oro ai mondiali di Svezia a febbraio 2019.

Classe 2005, Benedetta Pilato, giovanissima talentuosa del nuoto stile rana, è stata l'atleta azzurra più giovane a debuttare in un campionato mondiale. A luglio 2019, in Corea del Sud, è entrata nella finale dei 50 rana con il terzo miglior tempo, dopo aver stabilito il nuovo record italiano. Il giorno seguente si piazza sul secondo gradino del podio nella gara veloce della rana.






Classe 1993, laureata in medicina con il massimo dei voti e un futuro prossimo in Germania dove si sta specializzando per diventare pediatra, Marta Busso ha recentemente risolto un caso clinico giudicato ‘impossibile’ dai luminari americani in merito ad una malattia rara.


 
Il Galà della Castagna si inaugura venerdì 4 ottobre alle 20.00 al Gala Palace con una raffinata Cena di Gala a “quattro mani” curata dallo Chef Alessandro Mecca (Ristorante Spazio 7 di Torino, 1 stella Michelin) e dallo Chef Antonio Ietto (Ristorante Ezzelino - Miramonti di Frabosa Soprana).

Alessandro Mecca, torinese di 35 anni con una notevole e fulgida carriera presso chef di fama nazionale ed internazionale, dal 2015 trova il suo regno nel Ristorante Spazio 7 e si aggiudica 1 stella Michelin; a Frabosa Sottana porta il suo talento innovativo.

Antonio Ietto, affermato chef e allievo del grande Ezio Santin, presenta le sue ricette legate ai sapori della tradizione piemontese.

Dunque quattro sapienti mani che, lavorando in perfetta sintonia, propongono per la cena di Gala un menù con piatti originali e contemporaneamente rispettosi delle tradizioni gastronomiche del Territorio.






            Il servizio di sala durante questa speciale serata, come già nelle scorse edizioni, sarà curato in maniera impeccabile e professionale dagli allievi dell’Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì, coordinati dai loro insegnanti.




 

            Sabato 5 ottobre alle 21.00, presso il Gala Palace, Marino Bartoletti intervisterà “a tu per tu” il grande Arrigo Sacchi; seguirà la presentazione dei Campioni e il divertente spettacolo, direttamente dal palco di Colorado, dell’esilarante Claudio Lauretta, con la sua carrellata di imitazioni.




Visto il successo dello scorso anno, nelle giornate di sabato e domenica sarà allestita in Piazza Sacco un’ampia area di Street Food curata dalla Fiori Eventi.

 

Domenica 6 ottobre si apre la grande giornata fieristica, con bancarelle di prodotti tipici e artigianato e caldarroste a volontà. Alle ore 11,00 all’esterno del Gala Palace si terrà la conferenza stampa condotta dai giornalisti Gianni Scarpace e Luisella Mellino, dove i prestigiosi ospiti sveleranno simpatici aneddoti e curiosità e saranno a disposizione del pubblico per autografi e domande.

Alle 14.30 la cerimonia di premiazione al Gala Palace, sotto la regia di Sandro Fedele con la consegna del Premio Castagna d’Oro ai super ospiti.




 


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Info e prenotazioni:

Mondolè Infopoint


0174.244481

 




giovedì 19 settembre 2019

Arrigo Sacchi riceverà la Castagna d'Oro domenica 6 ottobre al GalaPalace




Arrigo Sacchi (Fusignano, 1º aprile 1946) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo e opinionista italiano.
Commissario tecnico della Nazionale italiana vicecampione del mondo al Mondiale 1994, è considerato uno dei migliori allenatori della storia del calcio.
Soprannominato Il profeta di Fusignano, inizia la propria ascesa nel calcio italiano nel 1987, quando Silvio Berlusconi lo sceglie come nuovo allenatore del Milan. Sacchi compie una vera e propria rivoluzione nel modulo di gioco e nelle tecniche di allenamento, dando un'impronta epocale alla squadra rossonera. Sfruttando a fondo le caratteristiche del gioco a zona, già praticato nel Milan di Nils Liedholm, pone un'assoluta attenzione alla fase difensiva, cui aggiunge il pressing sistematico a centrocampo. Diventa famoso per i suoi pesanti e severi allenamenti; applica allo schema tattico vari principi legati al cosiddetto calcio totale della Nazionale olandese di Johan Cruijff, che ammirava sin da ragazzo. È ritenuto uno dei più grandi allenatori di ogni epoca e il suo Milan (1987-1991) una delle squadre migliori di ogni epoca, da alcuni la migliore di sempre
I suoi metodi di allenamento e le sue idee e convinzioni sono stati spesso oggetto di discussione. Sacchi ebbe inoltre numerosi screzi con l'opinione pubblica e con alcuni suoi giocatori: proprio per questo è stato spesso accusato di ritenere prioritari gli schemi rispetto agli uomini. Nel settembre del 2007 il Times lo ha nominato miglior allenatore italiano di tutti i tempi e 11º in assoluto a livello mondiale. Nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano
Da allenatore del Milan, squadra che ha guidato dal 1987 al 1991 prima di tornare per una breve esperienza nella stagione 1996-1997, ha vinto uno Scudetto, una Supercoppa italiana, due Coppe dei campioni, due Supercoppe europee e due Coppe Intercontinentali. Durante la sua prima esperienza a Milano Sacchi forma il team soprannominato gli Immortali, una delle squadre di club migliori di tutti i tempi secondo la UEFA, oltre che una delle squadre più vincenti della storia del Milan. Ha allenato dal 1991 al 1996 anche la Nazionale italiana, guidandola ai Mondiali di calcio del 1994 (finalista) e agli Europei di calcio del 1996 (eliminazione al primo turno).
Dal 4 agosto 2010 al 14 agosto 2014 ha svolto il ruolo di Coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili, dalla Under 21 alla Under 16.
Sacchi propose un rivoluzionario 4-4-2 che si ispirava in parte al calcio totale della Nazionale olandese di Johan Cruijff, squadra che prediligeva una difesa in linea (in modo da far cadere gli avversari nella trappola del fuorigioco) e pressing a tutto campo con o senza palla. Il modulo offensivo proposto dall'allenatore di Fusignano consisteva in una difesa organizzata con il metodo di una diagonale a quattro, un centrocampo a rombo (dove uno dei mediani si trasformava in trequartista) e due punte centrali molto vicine fra loro.
Nonostante sia conosciuto per il suo calcio offensivo, Sacchi dedicava grande attenzione ai movimenti difensivi, a tal punto che quasi sempre le sue squadre si contraddistinguevano per essere le meno battute a fine campionato: miglior difesa nei campionati 1987-88 (14 gol subiti) e 1990-91 (19 gol subiti) e seconda miglior difesa nel 1988-89 (25 gol subiti) e nel 1989-90 (27 gol subiti). Allenatore rigido e intransigente, si fece conoscere dal pubblico sportivo soprattutto per i suoi metodi di allenamento, considerati pesanti, severi e poco convenzionali rispetto agli approcci classici. Il fusignanese era solito intensificare gli allenamenti della squadra che dirigeva e si distingueva per un'attenzione maniacale nel preparare le partite e gli schemi di gioco. I suoi giocatori dovevano lavorare il doppio per essere pronti in campo a svolgere ruoli sia offensivi che difensivi. Per lui tutti i giocatori erano importanti, ma nessuno era rilevante.

Carriera

Allenatore

Gli esordi

Tifoso interista poi "pentito", da ragazzo Sacchi gioca come difensore in squadre dilettantistiche, mentre lavora nell'azienda di calzature del padre e successivamente ricopre il ruolo di allenatore del Fusignano (2ª Categoria), dell'Alfonsine (Promozione) e del Bellaria (Serie D). Durante gli anni settanta abbandona per un momento il calcio, dedicandosi al lavoro in azienda. Nel 1982 conquista con la squadra giovanile del Cesena lo scudetto Primavera. Decide di lasciare il lavoro per dedicarsi totalmente al calcio. Alberto Rognoni, fondatore del Cesena, lo presenta a Italo Allodi, ottenendo per il suo pupillo l'iscrizione al corso di Coverciano.
Successivamente Arrigo Sacchi viene chiamato da Dino Cappelli, presidente del Rimini, per guidare la squadra in Serie C1. Dopo un anno va ad allenare le giovanili della Fiorentina. Italo Allodi lo manda ad allenare il Parma (appena retrocesso in Serie C1), per fare qualche anno di esperienza prima di affidargli la squadra gigliata. Sacchi riporta subito i ducali in Serie B e nella stagione 1986-87 sale alla ribalta delle cronache quando elimina dalla Coppa Italia il Milan vincendo a San Siro. Il suo gioco, basato sulla difesa a zona e sul pressing piacque al presidente dei rossoneri Silvio Berlusconi, che lo vuole nel suo team a tutti i costi.

Il Milan e gli Immortali di Sacchi

Il 3 luglio 1987 firma un contratto annuale con il Milan Sacchi impone subito il suo metodo di allenamento, all'inizio non apprezzato dai suoi stessi giocatori, in particolare da Franco Baresi e Carlo Ancelotti A livello tattico decide di schierare i rossoneri con un rivoluzionario 4-4-2 La stampa non apprezza la scelta di Sacchi, ma Silvio Berlusconi, presidente del Milan, è convinto fortemente della sua scelta.
I primi risultati non sono a favore di Sacchi che colleziona una vittoria contro il Pisa, una sconfitta contro la Fiorentina e ancora una sconfitta contro gli spagnoli dello Sporting Gijón nei trentaduesimi di finale di Coppa UEFA Le gare successive non migliorano la situazione, soprattutto la sconfitta nei sedicesimi di finale di Coppa UEFA contro l'Espanyol, che elimina i rossoneri dalla competizione. In questa occasione Sacchi viene attaccato dai suoi tifosi che gridano a gran voce le sue dimissioni e il ritorno di Fabio Capello sulla panchina rossonera. Berlusconi, tuttavia, continua a difendere Sacchi e fa presente alla squadra l'intenzione di voler continuare fino a fine stagione con lui: "Lui resta, voi non so".In campionato, il Milan conclude il girone di andata al secondo posto, ma nel girone di ritorno si impone sul Napoli capolista (vittoria 3-2 nello scontro diretto giocato al San Paolo il 1º maggio 1988) e conquista l'11º scudetto della sua storia, il primo titolo dell'era Berlusconi.
Nel 1988-1989 Sacchi guida il Milan al 3º posto in campionato alle spalle di Inter e Napoli e conduce il club rossonero alla conquista della sua terza Coppa dei Campioni. Nella semifinale di ritorno della massima competizione europea per club sconfigge il Real Madrid a San Siro per 5-0. Nella finale di Barcellona il Diavolo si impone con un clamoroso 4-0 sulla Steaua Bucarest Il Milan conclude la stagione vincendo in rimonta la prima edizione della Supercoppa italiana contro la Sampdoria.
Nei primi mesi della stagione 1989-1990 il Milan vince la Supercoppa UEFA contro il Barcellona (1-1 a Barcellona e 1-0 a Milano) e la Coppa Intercontinentale battendo a Tokyo i colombiani dell'Atlético Nacional per 1-0 con un gol di Alberico Evani negli ultimi minuti dei tempi supplementari In questa stagione, dopo essere stata ad un passo dal vincere tutte le competizioni disponibili, cede il campionato al Napoli di Maradona. Alla 33ª giornata, il 22 aprile, mentre il Napoli vinse a Bologna, il Milan, come già nel 1973, viene sconfitto a Verona in un incontro arbitrato da Rosario Lo Bello, autore di quattro espulsioni dei milanisti (Sacchi al 63', Rijkaard all'83', Van Basten all'87' e Costacurta all'89'). A un minuto dal termine dell'incontro il Verona realizza il gol della vittoria, che consegna di fatto lo scudetto al Napoli. Pochi giorni dopo il Milan perde anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus conquistando poi la seconda Coppa dei Campioni consecutiva (la quarta nella storia della società milanese), superando a Vienna il Benfica per 1-0.
Nel 1990-1991 i rossoneri si mantengono ai vertici del campionato, ottenendo il secondo posto dietro alla Sampdoria, vincitrice quell'anno del suo primo scudetto. Nel febbraio 1991 Arrigo Sacchi manifesta al Presidente Berlusconi la volontà di prendersi un anno sabbatico per una lampante incapacità di gestire il notevole stress a cui era sottoposto da tempo. La sconfitta ai quarti di finale nella Coppa dei Campioni contro l'Olympique Marsiglia ed i contatti con la Nazionale portarono Arrigo Sacchi a non rinnovare il contratto con il Milan. Al suo posto viene scelto Fabio Capello, che aveva già avuto esperienza sulla panchina rossonera nella stagione 1986-87, sostituendo, nelle ultime sei giornate di campionato, l'esonerato Nils Liedholm.
Nel 2006 la rivista internazionale France Football ha nominato il Milan di Arrigo Sacchi migliore squadra del mondo del dopoguerra. L'anno seguente un sondaggio online pubblicato nella rivista inglese World Soccer nominò il Milan di Sacchi (in particolare quello della stagione 1988-1989) la squadra di club più forte di tutti i tempi, nonché la quarta migliore di sempre in assoluto, dietro al Brasile del 1970, all'Ungheria del 1954 e ai Paesi Bassi del 1974.

La Nazionale italiana

 

Nell'ottobre del 1991 Sacchi viene assunto alla guida della Nazionale italiana Azeglio Vicini perde il posto dopo la mancata qualificazione per gli Europei 1992 e Sacchi può quindi utilizzare le ultime partite di qualificazione per gli Europei come test. Sacchi guida la Nazionale per la prima volta il 13 novembre 1991, con un 1-1 sulla Norvegia a Genova e poi 2-0 alla squadra di Cipro a Foggia. La sua gestione del gruppo azzurro, nonostante buoni risultati, crea molte polemiche a causa delle diverse esclusioni eccellenti effettuate nel tempo dal CT, tra cui Roberto Mancini, Walter Zenga, Gianluca Vialli, Giuseppe Bergomi e Giuseppe Giannini, oltre ai juventini De Agostini e Schillaci, e divide l'opinione pubblica tra i sostenitori della politica di Sacchi e i detrattori che lo accusavano di essere un accentratore.
La prima competizione è la USA Cup 1992, un piccolo torneo che doveva servire alla federazione americana come prova per i Mondiali di due anni dopo. L'Italia pareggia 0-0 con il Portogallo, vince 2-0 sull'Irlanda e pareggia 1-1 con i padroni di casa consegnando loro il trofeo. Nell'ottobre del 1992 le qualificazioni mondiali iniziano con un 2-2 contro la Svizzera, uno 0-0 alla Scozia, un 2-1 contro Malta, un 3-1 al Portogallo, una goleada a Palermo contro Malta (6-1), un 2-0 all'Estonia e poi una sconfitta contro la Svizzera per 0-1; il 3-0 all'Estonia seguito dalle vittorie per 3-1 sulla Scozia e per 1-0 sul Portogallo garantirono l'accesso al Mondiale americano.
Nel 1994 l'Italia raggiunge la finale ai Mondiali statunitensi, dopo aver superato a stento la fase a gironi con il terzo posto e il ripescaggio, e dopo aver eliminato la Nigeria agli ottavi dopo i tempi supplementari, al termine di una partita molto tesa, giocata sotto un sole cocente e caratterizzata dalla tanto attesa rinascita calcistica di un Roberto Baggio fino a quel momento in difficoltà[, la Spagna ai quarti, con un altro gol di Baggio allo scadere, e la Bulgaria in semifinale, con un'altra doppietta del fuoriclasse della Juventus; tutte e tre le gare furono vinte per 2-1. La finale contro il Brasile, una partita bloccata tatticamente e avara di forti emozioni, si conclude sullo 0-0 dopo 120 minuti di gioco: ai rigori vince il Brasile, e celebre rimane l'ultimo rigore tirato da Roberto Baggio che, spedendo la palla sopra la traversa della porta difesa da Taffarel, consegna la vittoria alla Seleção.
Dopo il 1994 Sacchi comincia a formare un nuovo gruppo di giocatori. Dopo due anni di discreto livello, gli azzurri si qualificano per l'Europeo 1996 dove vengono eliminati nel girone iniziale, finendo terzi nel girone di Germania, Rep. Ceca, che alla fine diventeranno le due finaliste, e Russia Dopo questa manifestazione, rimane CT ad interim per qualche mese in attesa del suo successore.

Dal 1996 al ritiro

Il 6 novembre dello stesso anno, dopo la sconfitta per 2-1 in un'amichevole contro la Bosnia ed Erzegovina giocata a Sarajevo, Sacchi lascia l'incarico di commissario tecnico della Nazionale per tornare ad allenare il Milan, subentrando il 3 dicembre ad Óscar Tabárez. La stagione del Milan termina con l'11º posto in campionato. Il 16 giugno 1998 viene presentato come nuovo allenatore dell'Atlético Madrid, squadra della Liga spagnola dopo sette mesi il 14 febbraio 1999 viene esonerato.
Due giorni dopo, il 16 febbraio 1999 annuncia il suo ritiro da allenatore.
Il 9 gennaio 2001 ricopre per un breve periodo la carica di allenatore del Parma ma, in seguito a problemi di salute per l'eccessiva tensione nervosa provocatagli dalla sua professione, il 31 gennaio si dimette, chiudendo così di fatto la sua carriera sportiva.

Dirigente

Il 21 dicembre 2001 riveste l'incarico di direttore tecnico del Parma (riuscendo ad allestire ottime formazioni anche con ridotti budget economici e scoprendo giovani campioni come Alberto Gilardino). Si dimette il 31 maggio 2003. Il 21 dicembre 2004 viene nominato dal presidente Florentino Pérez direttore dell'area tecnica e direttore sportivo del Real Madrid Si dimette il 22 dicembre 2005. Il 4 agosto 2010 viene ufficializzata la sua nomina a Coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili, dalla Under 21 alla Under 16. Lascia l'incarico il 30 luglio 2014.

Opinionista televisivo

Negli anni duemila è stato commentatore televisivo per le reti Mediaset. È stato opinionista fisso della trasmissione calcistica di Italia 1 Controcampo. Dal 2008 è opinionista fisso su Premium Calcio. Inoltre ogni giovedì pomeriggio ha uno spazio tutto suo nell'emittente radiofonica romana Radio Radio. Nel 2012 è protagonista della campagna pubblicitaria per la nuova stagione calcistica di Mediaset Premium. Nel giugno 2016 è ospite fisso a Il grande match su Rai 1 per commentare i post-partita dell'Europeo.

Riconoscimenti

Nel 2005, l'Università di Urbino ha conferito a Sacchi la laurea honoris causa in Scienze e Tecniche dell'Attività Sportiva. Nel settembre 2007, il Comune di Fusignano ha allestito presso il Museo Civico San Rocco una mostra su Arrigo Sacchi per celebrare il suo illustre concittadino attraverso una straordinaria esposizione di ricordi inediti, trofei, filmati delle partite più significative, foto degli esordi nei campi polverosi di Fusignano e della Bassa Romagna ed istantanee dei grandi trionfi delle squadre da lui allenate o dirette.

mercoledì 18 settembre 2019

Dominik Paris, vincitore della Coppa del Mondo 2019 di Supergigante, premiato con la Castagna d'Oro




Dominik Paris (Merano, 14 aprile 1989) è uno sciatore alpino italiano. Nel suo palmarès figurano la medaglia d'oro nel supergigante a Åre 2019 e una Coppa del Mondo nella stessa specialità.

Con 16 vittorie all'attivo, è il terzo sciatore italiano più vincente di sempre dietro Alberto Tomba e Gustavo Thoni
 
Stagioni 2007-2011


Norvegia
Nato a Merano ma originario di Ultimo (BZ), specialista delle gare veloci, ha esordito in Coppa Europa nel febbraio 2007, conquistando a partire della stagione successiva i primi buoni piazzamenti e la prima vittoria nel circuito continentale. Il 19 dicembre 2008 ha esordito in Coppa del Mondo partecipando al supergigante della Val Gardena, chiuso col 54º posto. Nel marzo successivo ha ottenuto i primi importanti risultati della carriera. Ai Mondiali juniores di Garmisch-Partenkirchen è infatti riuscito a vincere tre medaglie: l'argento in discesa libera (alle spalle del connazionale Andy Plank), il bronzo nel supergigante e l'argento nella speciale classifica di combinata, ottenuta sommando i tempi di discesa, slalom speciale e slalom gigante.

Il 4 dicembre 2009 ha conquistato i primi punti in Coppa del Mondo, con il 26º posto nella supercombinata di Beaver Creek; il 21 febbraio seguente è giunto 13º, dopo aver ottenuto il secondo tempo nella manche di discesa, nella supercombinata ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010. Il 29 gennaio 2011, nella discesa libera disputata a Chamonix, ha ottenuto il primo podio in Coppa del Mondo, giungendo secondo alle spalle dell'elvetico Didier Cuche. Nella stessa stagione ha esordito ai Campionati mondiali, classificandosi 20º nella discesa libera e non concludendo la supercombinata della rassegna iridata di Garmisch-Partenkirchen.

Stagioni 2012-2016


Il 29 dicembre 2012 ha ottenuto sulla pista Stelvio a Bormio la prima vittoria nel circuito di Coppa del Mondo, a pari merito con Hannes Reichelt, e il 26 gennaio 2013 ha vinto sulla Streif di Kitzbühel, diventando così il secondo italiano, dopo Kristian Ghedina, a trionfare sulla prestigiosa pista austriaca. Il 9 febbraio 2013 ha vinto la medaglia d'argento in discesa libera ai Mondiali di Schaldming 2013, alle spalle di Aksel Lund Svindal, ed è stato 9° nella supercombinata. A fine stagione è risultato 14º nella classifica generale e 3º in quella di discesa libera.

L'anno, dopo, ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014, si è classificato 11° nella discesa libera, 16° nel supergigante e 18° nella supercombinata. Nella stagione successiva in Coppa del Mondo ha iniziato a imporsi anche in supergigante, con il primo podio a Lake Louise il 30 novembre (3º) e la prima vittoria a Kitzbühel il 23 gennaio. Ai successivi Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 è stato 23º nella discesa libera, 14º nel supergigante e 10º nella combinata. A fine stagione è risultato 2º nella classifica della Coppa del Mondo di supergigante, a 203 punti dal vincitore Kjetil Jansrud, mentre nella successiva stagione 2015-2016 è stato 6° in classifica generale e 3º nella classifica della Coppa del Mondo di discesa libera, vinta dal connazionale Peter Fill.

Stagioni 2017-2019


Il 21 gennaio 2017 ha nuovamente vinto la discesa libera di Kitzbühel, divenendo il primo italiano capace di bissare la vittoria in tale gara; ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 si è classificato 13º nella discesa libera, 9º nel supergigante e 4º nella combinata. Nella stagione successiva ha vinto per la seconda volta la discesa libera di Bormio (28 dicembre) e ha preso parte ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, dove si è classificato 4º nella discesa libera, 7º nel supergigante e non ha completato la combinata.

Nella stagione 2018-2019 ha vinto per la terza volta la discesa libera di Bormio, il 28 dicembre (eguagliando così il primato di Michael Walchhofer), e il giorno dopo ha vinto anche il supergigante disputato nella medesima località, divenendo l'unico atleta ad aver vinto sulla pista Stelvio in entrambe le discipline veloci nella stessa stagione; il 25 gennaio successivo ha vinto per la terza volta la discesa libera di Kitzbühel. Ai Mondiali di Åre 2019 ha vinto la medaglia d'oro nel supergigante, precedendo di nove centesimi Vincent Kriechmayr e Johan Clarey classificatisi al secondo posto ex aequo, ed è stato 6º nella discesa libera e 9º nella combinata. Con la vittoria del 3 marzo successivo, in supergigante sulla pista di Lillehammer Kvitfjell, ha superato Kristian Ghedina per numero di vittorie in Coppa del Mondo, diventando così il terzo sciatore italiano per numero di vittorie  A fine stagione è risultato vincitore della Coppa del Mondo di supergigante e 2º nella classifica della Coppa del Mondo di discesa libera, a 20 punti dal vincitore Beat Feuz.

Palmarès


Mondiali


  • 2 medaglie:
    • 1 oro (supergigante a Åre 2019)
    • 1 argento (discesa libera a Schladming 2013)

Mondiali juniores


  • 3 medaglie:
    • 2 argenti (discesa libera, combinata a Garmisch-Partenkirchen 2009)
    • 1 bronzo (supergigante a Garmisch-Partenkirchen 2009)

Coppa del Mondo Miglior piazzamento in classifica generale: 4º nel 2019


  • Vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 2019
  • 32 podi (19 in discesa libera, 12 in supergigante, 1 in combinata):
    • 16 vittorie (12 in discesa libera, 4 in supergigante)
    • 7 secondi posti (4 in discesa libera, 2 in supergigante, 1 in combinata)
    • 9 terzi posti (3 in discesa libera, 6 in supergigante)

Coppa del Mondo - vittorie


Data
Località
Paese
Specialità
29 dicembre 2012
Bormio
Italia Italia
DH
26 gennaio 2013
Kitzbühel
Austria Austria
DH
30 novembre 2013
Lake Louise
Canada Canada
DH
23 gennaio 2015
Kitzbühel
Austria Austria
SG
20 febbraio 2016
Chamonix
Francia Francia
DH
12 marzo 2016
Lillehammer Kvitfjell
 Norvegia
DH
21 gennaio 2017
NorvegiaKitzbühel
Austria Austria
DH
15 marzo 2017
Aspen
Stati Uniti Stati Uniti
DH
28 dicembre 2017
Bormio
Italia Italia
DH
28 dicembre 2018
Bormio
Italia Italia
DH
29 dicembre 2018
Italia Italia
SG
25 gennaio 2019
Kitzbühel
Austria Austria
DH
2 marzo 2019
Lillehammer Kvitfjell
Norvegia Norvegia
DH
3 marzo 2019
Lillehammer Kvitfjell
Norvegia Norvegia
SG
13 marzo 2019
Soldeu
Andorra Andorra
DH
14 marzo 2019
Soldeu
Andorra Andorra
SG


Legenda:
DH = discesa libera

SG = supergigante

Coppa Europa


  • Miglior piazzamento in classifica generale: 20º nel 2009
  • 3 podi:
    • 1 vittoria
    • 2 terzi posti

Coppa Europa - vittorie


Data
Località
Paese
Specialità
12 febbraio 2008
Sella Nevea
 Italia
SG

Legenda:

SG = supergigante

Campionati italiani


  • 8 medaglie
    • 3 ori (supergigante nel 2009; supergigante nel 2013; supergigante nel 2017)
    • 1 argento (supergigante nel 2019)
    • 4 bronzi (discesa libera nel 2011; discesa libera, supergigante nel 2012; discesa libera nel 2017

Riconoscimenti


  • Atleta altoatesino dell'anno 2012