Franco Bragagna (Padova, 17 luglio 1959) è un telecronista sportivo italiano, voce di atletica
leggera, sci di fondo e altri sport per conto della Rai.
Biografia
Nato a Padova, vive a Bolzano sin dall'infanzia. Inizia la sua carriera televisiva a TV
Bolzano, per cui conduce trasmissioni come Hockey Stars. Prosegue
dal 1986, come giornalista praticante e poi professionista, nella Televisione delle Alpi, emittente privata trentina. Lavora da esterno per Telemontecarlo, dove per sei anni segue da inviato l'hockey su ghiaccio e altre
discipline invernali. Commentò in telecronaca, per l'emittente monegasca (in
lingua italiana), l'hockey su ghiaccio ai Giochi invernali di Calgary 1988,
affiancato dall'allora azzurro (italo-americano) David
Tomassoni che poi diverrà senatore per
lo Stato del Minnesota, negli Stati Uniti, dal 2000 al 2016.
Da giovanissimo, per Radio Quarta Dimensione, fu per anni uno dei
radiocronisti del gruppo di emittenti locali che trasmettevano il campionato
italiano, le partite e i tornei internazionali di hockey su ghiaccio. Nel 1990
approda alla Rai, dove diventa telecronista di sport invernali e dell'atletica
leggera. Debutta ai Giochi olimpici del
1992, seguendo come inviato e telecronista prima quelli invernali di
Albertville (televisione) e poi quelli estivi di Barcellona (radio), dove si occupò di radiocronache di tiro
a segno, tiro a volo e poi atletica.
Passa alle telecronache olimpiche da Lillehammer 1994 (invernali), due anni
dopo sarà ad Atlanta (estive). Al servizio dell'emittente di Stato ha seguito
quindici Olimpiadi (sette invernali, a partire da Albertville 1992, e otto edizioni estive, a partire da Barcellona 1992), quindici campionati mondiali di atletica leggera a partire da Stoccarda 1993 (ad esclusione di Daegu 2011) e quindici Campionati mondiali di sci nordico (il primo a Falun 1993).
Ha commentato a partire da Nagano 1998 a PyeongChang 2018 e da Sydney 2000 a Paris 2024 (ad eccezione di Londra 2012, quando la telecronaca delle cerimonie fu affidata al giornalista Antonio
Caprarica) le cerimonie
di apertura e chiusura delle edizioni estive e invernali dei Giochi
Olimpici, affiancato
nella telecronaca di quelle estive di Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008 (e
di quelle invernali di Torino 2006) da Claudio Icardi.
Nelle telecronache delle cerimonie olimpiche è stato
affiancato anche da Vittorio Zucconi (Sydney 2000, apertura e chiusura),
Stefano Bizzotto e Gerardo Greco (Salt Lake City 2002, apertura e
chiusura), Beppe
Severgnini (Atene
2004, apertura e chiusura), Paolo Garimberti (Torino 2006 e Soči 2014, solo
apertura), Paolo Longo (Pechino 2008, apertura e chiusura), Gianni Decleva
(Vancouver 2010, apertura e chiusura), Eugenio De Paoli (Rio de Janeiro 2016,
apertura e chiusura), Paolo Mieli (PyeongChang 2018, solo apertura), Julio Velasco (Tokyo 2020, apertura e chiusura) e Alberto Romagnoli (Paris 2024, apertura e chiusura).
Nelle telecronache di atletica è stato affiancato
da Attilio
Monetti, , ai Giochi
di Londra dall'ex ostacolista Paolo Bellino. Nel 2016 è
stato in parte supportato dall'ex velocista Stefano Tilli; cinque anni dopo, per Tokyo 2020 dove ha raccontato
i cinque ori azzurri dell'atletica, da Guido Alessandrini (giornalista, anche
ex bobista azzurro) e ancora da Tilli. Alle Olimpiadi 2000, 2004, 2008, 2012,
2016, 2020 e 2024 ha anche commentato - nelle prime tre alternandosi con
Federico Calcagno - le competizioni di canoa-slalom, tra cui la gara di K1
vinta da Daniele
Molmenti a Londra 2012 e
quella vinta nella stessa competizione da Giovanni De Gennaro a Parigi 2024.
Ai Giochi del 1996, 2000, 2004 e 2008 ha anche
commentato baseball e softball, quest'ultimo anche nel 2020. Nel 2004, 2008 e
2012 anche il badminton.
Alle Olimpiadi invernali del 1992 e 1994 ha seguito
anche slittino (il bronzo del doppio azzurro e, in Norvegia, i due ori e
l'argento ed il bronzo azzurri), bob, salto con gli sci, combinata nordica,
short-track (nel 1994 le medaglie azzurre, l'oro della staffetta e l'argento
sui cinquecento metri, primi podi della FISG ai Giochi), pattinaggio velocità e
hockey ghiaccio.
Dal 1998 lo sci di fondo fino a Pechino 2022.
Memorabili le telecronache degli ori olimpici
azzurri: Stefania
Belmondo (prima
gara di tale edizione) e Gabriella Paruzzi a Soldier Hollow per Salt Lake City 2002, la
staffetta italiana della 4x10 e Giorgio Di
Centa nella cinquanta chilometri
conclusiva dei Giochi a Pragelato per Torino 2006.
Nel 1998, 2002, 2006, 2010 anche il biathlon. Nel
2002, 2006, 2010 il pattinaggio velocità, anche qui memorabili le trasmissioni
dall'Ovale del Lingotto di Torino per le tre medaglie azzurre, due ori e un
bronzo di Enrico Fabris, da solo l'oro sui 1.500 metri (ed il bronzo sui
cinquemila, prima medaglia azzurra a Torino, nella prima giornata di gare) e
con la squadra per l'inseguimento.
Bragagna ha commentato lo short-track anche nel 1998,
2002, 2006, 2010.
Nel 2002, a Salt Lake City, commentò, con l'azzurro
Diego Cattani, l'inusuale gara, e la rocambolesca vittoria, dei mille metri
dell'australiano Steven
Bradbury, che divenne
"virale" sul web, grazie anche alla «diversa» cronaca della Gialappa's
Band.
Ancora, a Torino 2006, raccontò la centesima medaglia
invernale dell'Italia, di bronzo, della staffetta femminile sui tremila metri.
Nel 1998 a Nagano commentò dalla zona-arrivo (Lorenzo
Lucianer dalla postazione) e curò le interviste nelle ultime due discese del
bob a due, quando l'equipaggio italiano Günther Huber - Antonio Tartaglia vinse
l'oro a pari merito con Canada 1.
Bragagna ha commentato la combinata nordica ancora nel 2010 (con il bronzo di Alessandro Pittin), primo e unico alloro olimpico azzurro di questo
sport. Ai Giochi del 1992 e 1994 e a quelli del 1998 e 2002, a tratti, anche
l'hockey ghiaccio.
Nel 1988, Giochi di Calgary (Canada), ha commentato
anche le semifinali e le finali di hockey ghiaccio per TeleMonteCarlo. Sempre
per la versione in lingua italiana dell'emittente monegasca aveva commentato
anche i mondiali gruppo B e gruppo A di hockey ghiaccio negli anni '85, '86 e
'87.
Nel 1984 Bragagna fu tra i concorrenti del quiz Un milione al secondo, condotto da Pippo Baudo: vinse la
sezione sport di una puntata. Sempre nel 1984 si aggiudicò la prima puntata del
secondo anno del quiz Super Record condotto da Giacomo Crosa e Rino Tommasi, con Paola Perego al
debutto come valletta.
È vincitore di alcuni premi giornalistici; fra questi,
"Giornalista dell'anno" nel 1994 per la Federazione italiana
canottaggio (Fic), consegnato all'Idroscalo di Milano al termine dei campionati
italiani assoluti; "Premio Beppe Viola" nel 2006, consegnato ad Arco
(Trento) nel corso di una cerimonia a margine dell'omonimo torneo
internazionale giovanile di calcio; "Premio Coni-Ussi" nel 2008,
consegnato nel Salone d'onore del Coni a Roma dal presidente Gianni
Petrucci e dal
segretario generale Raffaele
Pagnozzi.
Dal 2019 è cittadino onorario di Castelbuono
(Palermo), cittadinanza onoraria conferita dal Comune e consegnatagli l'anno
successivo dal sindaco Mario Cicero.
Stile
Bragagna è noto per arricchire le sue telecronache con
frequenti riferimenti culturali e geopolitici sulle nazioni per le quali
gareggiano gli atleti, e per l'uso di toponimi a volte desueti nella lingua
italiana.
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